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Tornando alle “ali”, vi presentiamo un giocatore che oggigiorno fa valere la sua esperienza e qualità vincendo tutto con la Francia, squadra al comando di nostro sport a livello maschile ormai da anni!

MICHAEL GUIGOU

Michaël Guigou, nato il 28 gennaio 1982 in Apt, Francia, gioca come ala sinistra, e centrale dall'inizio della stagione 2006-2007. Con la squadra francese , ha vinto tre titoli: Campione Olimpico, Campione del Mondo e Campione Europeo. Con il club, ha vinto anche la Champions League con il Montpellier Handball.

Michaël Guigou inizia con la pallamano all'età di cinque anni nel club della sua città natale, dove la madre era allenatrice. All'interno del club, opera in un team di giovani i cui elementi hanno due o tre anni più di lui. Nonostante questo, si distingue da altri giocatori. Resta a casa fino al 1998 prima di unirsi al club di Avignone, dove rimase un anno prima di unirsi Montpellier HB.

Con il Montpellier ha avuto il dominio della Lega francese, vincendo cinque titoli consecutivi dal 2002 al 2006. Ha raggiunto la finale della Champions League nel 2003 ed è stato un evento memorabile: dopo la sconfitta per 27-19 nella gara di andata contro la squadra di Jackson Richardson, poche persone credevano alla possibilità che Montpellier ribalti la storia al ritorno nella stanza del Palazzo Sport Bougnol René. Dopo 39’, Montpellier arriva al 20 a 12. Con tre minuti alla fine, il punteggio è 28-18 quando e con palla in mano, Guigou salta su Grégory Anquetil e durante l’azione, rimane di schienna alla porta. Tuttavia, tira in questa posizione e batte il portiere. Durante l'incontro, ha segnato 10 gol, e Montpellier prevale 31-19, vincendo il torneo.

Con la squadra nazionale, con cui ha debuttato nel 2002 contro il Giappone, ha giocato la sua prima gara importante ai Giochi Olimpici 2004 di Atene. Purtroppo, la sconfitta nei quarti di finale contro la Russia è un brutto ricordo per i francesi.

Al Mondiale 2005 in Tunisia, fa parte della squadra insieme a Jackson Richardson. La Francia è finalmente arrivata al terzo posto, con una medaglia finale al suo capitano.

L'anno successivo, la selezione ha vinto l'ultimo titolo mancante dalla sua lista: il Campionato Europeo giocato in Svizzera. Guigou ha vinto il suo primo titolo con il blues.

Al Mondiale 2007, in Germania, Guigou è stato protagonista di una decisione che lascerà l'amaro in bocca ai francesi: mentre i tedeschi vanno verso la porta nel secondo tempo del secondo supplementari della semi-finale, Michael Guigou intercetta una palla, si libera di un avversario e segna. Ma tra lo stupore del campo, gli arbitri fischiano un fallo sul francese, annullando il gol. Il tiro di punizione non funziona e la Francia viene eliminata. Finalmente ha finito al quarto posto.

Dopo un intervento chirurgico alla caviglia, non ha potuto partecipare al Campionato Europeo 2008. Nonostante la sua mancanza di preparazione e di competizione, viene mantenuto per l' Olimpiadi del 2008 a Pechino. Nonostante il successo della Francia in finale, Guigou sente un certo senso di fallimento a livello personale: il suo contributo alla sua squadra non soddisfa le sue aspettative.

Con Jerome Fernandez, anche molto motivati dopo l'infortunio di Pechino, Michael Guigou è una componente importante del successo della squadra di Francia al Mondiale 2009 giocato in Croazia. La finale è contro un altro grande favorito: i padrini di casa, Croazia. Francia ha vinto 24-19. Da parte sua, Guigou ha segnato 10 gol su 12 tiri tentati, tra cui sette su sette rigori. Ha terminato la competizione con 52 gol ed è stato anche eletto la miglior ala sinistra del torneo.

Come ala sinistra è tra i migliori giocatori del mondo. I suoi allenatori, sia Patrice Canayer a Montpellier come Claude Onesta con la Francia, hanno usato la sua qualità di velocità e la tecnica anche come centrale. Infatti, è stato una priorità in questa posizione quando il club di Montpellier non aveva un vero e proprio centrale. In aggiunta alle sue qualità fisiche e tecniche per poter evolvere come centrale, ama giocare e vincere con i suoi compagni di squadra, che lo predispone a giocare in questa posizione.

Con la Francia, è spesso usato per questa posizione quando i francesi sono in minoranza numerica. La sua agilità e la sua qualità tecnica, permettono di vincere il suo duello con l’avversario, sia per marcare o attacare lo spazio libero. E' descritto dal suo club allenatore Patrice Canayer come una persona "non molto estroversa, timida e piena di moderazione".